Salvagente: si riparte con entusiasmo e voglia di stare insieme: le testimonianze dei ragazzi
Sono ricominciate lo scorso 3 ottobre le attività educative di sostegno allo studio della cooperativa sociale Salvagente. Per l’anno scolastico 2022/2023 sono 82 gli adolescenti che prendono parte alle attività: 19 frequentano le Scuole Medie, mentre 63 sono impegnati nelle Superiori. Complessivamente sono 30 i ragazzi che per la prima volta vivono l’esperienza del Salvagente (8 delle medie e 22 delle Superiori). A condividere con loro questa entusiasmante avventura ci sono i 5 Tutor (Agnese, Mandy, Valentina, Marco e Mariangela), circa 15 insegnanti volontari e anche alcuni giovani (Sara, Federica, Martino e Lorenzo) con il compito di affiancarli, a supporto degli insegnanti.
“Siamo carichi per ricominciare questa bella avventura – afferma Agnese Rustignoli, direttrice della cooperativa – con il desiderio di vivere una grande esperienza educativa. Gli adolescenti quasi sempre si avvicinano alla cooperativa per migliorarsi nello studio, ma poi accade una cosa meravigliosa: a fianco delle materie da approfondire, cresce l’amicizia non solo fra i ragazzi che animano il centro, ma anche con gli adulti che li accompagnano. Un aspetto fondamentale per la loro crescita personale”.
Tutti questi concetti sono ben presenti nelle testimonianze di alcuni ragazzi, cosiddetti “vecchi” del Salvagente, nel senso che da più anni partecipano alle attività.
“Ho cominciato a venire qui – racconta Maria Letizia Cera , 18 anni, studentessa del Liceo Morgagni Scienze Umane – perchè avevo difficoltà a scuola e mi serviva imparare un metodo di studio. Mi sono trovata bene con tutti, ma ho avuto anche momenti di difficoltà, dei veri e propri alti e bassi: proprio in queste occasioni il Salvagente è stato molto prezioso per me. Oggi, cominciando un nuovo anno, spero tanto di trovare un giusto equilibrio per migliorami e ottenere buoni risultati a scuola”.
“Anch’io – afferma la sedicenne Chiara Mercuri, che frequenta il Liceo delle Scienze Umane al Carducci di Forlimpopoli – sono arrivata al Salvagente perché facevo fatica a scuola, specialmente in inglese. Nonostante la fatica, qui mi sono sentita bene anche con gli altri ragazzi. Ho un disturbo nell’attenzione e l’affiancamento di persone che mi aiutano mi ha migliorato: i tutor mi danno una grande forza. Per il futuro non mi aspetto grandi miglioramenti, ma di andare avanti a piccoli passi, per superare le mie difficoltà”.
“Vado al Salvagente dai tempi delle Medie – spiega Daniele Zattoni, 17 anni, studente dell’Istituto Professionale Ruffilli – qui ho trovato una seconda casa: mi hanno accolto, accudito e aiutato specialmente nel migliorare la mia attenzione che è un po’ bassa. Per quest’anno scolastico spero tanto di non essere respinto, anche perché quest’estate ho cambiato scuola”.
“Qui ho trovato tutto – racconta Mohamed El Bouchtiy, simpatico sedicenne italiano di seconda generazione. Come tutti desidero non essere bocciato a scuola: ogni tanto non sono entusiasta di venire al Salvagente a studiare, qui però ho trovato tanti amici e ci sono, oltre allo studio, anche molti momenti di svago. Ho iniziato quest’anno scolastico con un brutto voto, ma sono sicuro che non si ripeterà più. Ho difficoltà a concentrarmi, ma se ho qualcuno a fianco riesco meglio. Ogni giorno mi accorgo che serve un mio impegno costante, per ottenere risultati positivi”.
“Al Salvagente ho trovato tante risposte – sono pensieri di Anna Montanari, 15 anni, studentessa al Liceo Morgagni di Forlì – sia nello studio sia negli amici che ho conosciuto. I miei problemi sono la difficoltà di concentrazione e anche l’ansia: qui mi aiutano a mettere la testa nello studio, mi motivano quando penso di mollare. Oggi la mia speranza è di riuscire a fare meno fatica a scuola e, come tutti, ad essere promossa”
“Da sola non riesco a studiare – afferma la quindicenne Giuditta Solimena, studentessa del Liceo Scientifico Fulcieri – e al Salvagente ho trovato persone che mi vogliono bene e che mi accompagnano, affrontando insieme a me questa difficoltà e anche l’ansia che spesso mi assale. L’anno scorso sono stata promossa con grande fatica: spero quest’anno di riuscirci ancora un po’ agevolmente”.
“Tre anni fa – racconta Sofia Targa, 16 anni studentessa all’Istituto Tecnico Marconi di Forlì – furono i miei genitori a costringermi a frequentare il Salvagente: oggi sono felice di vivere questa esperienza. Ho trovato nuovi amici e i tutor per me sono una seconda famiglia. Con loro riesco a studiare, a concentrarmi di più. A casa invece…vince Tik Tok!. Con il loro aiuto spero tanto di fare progressi”.
Al termine di questa carrellata di racconti Agnese sorride, commossa e determinata: “I ragazzi lo hanno detto meglio di tante indagini: alti e bassi, paura, ansia, distrazioni… Cosa vince questo quadro “allarmante” e dilagante? Solo una relazione! Qualcuno prima diceva proprio ‘mi hanno accolto e accudito’. Solo questa cura, questo sguardo di stima non giudicante ma al contempo responsabilizzante permette di ripartire ed affrontare le sfide di questo anno scolastico insieme. Beh…siamo pronti!”